Tu non vivrai mai dei tuoi sogni, ma i tuoi sogni ti faranno vivere.
una frase bellissima, non c'è che dire...ma quanti la possono capire veramente?
Avere sogni e ambizioni è umano, ma fare di tutto per raggiungerli e farli avverare, quello si che è divino.
Perseverare non è da tutti, perché desiderare qualcosa è difficile ed anche spaventoso perché appena si raggiunge quello che tanto si è sognato tutto cambia, qualcosa cambia in te, cambia il modo in cui ti vedono e cambia il mondo ai tuoi occhi.
Concludo con la famosissima frase di William Shakespeare: "siamo fatti della stessa sostanza dei sogni".
Molti studiosi hanno elaborato questa frase come se i sogni fossero una piccola parte di noi, altri hanno generato ipotesi sulla nostra origine, ovvero che da atomi non siamo nati sulla terra ma nello spazio e dato che i sogni sono astratti e si collegano spesso all'universo lo siamo anche noi in un certo senso, altri ancora pensano che si basi sull'inaffidabilità, i sogni sono inaffidabili come noi...ma non mi convince nessuna di queste, perché non si capisce bene a cosa lo stupefacente William pensasse, ai sogni che facciamo di notte? o ai sogni intesi come obiettivi? io punto più per la seconda, forse perché questa frase ormai è il mio supporto morale nei momenti bui, e quindi penso che i sogni siano reali come noi e che si possano raggiungere con una dose di coraggio unita alla perseveranza, parola molto potente.
sabato 31 maggio 2014
venerdì 30 maggio 2014
Charme
Charme, una semplice parola che racchiude un segreto e una inacessibilità da parte di molti. Charme non significa gentilezza e neanche fascino. Si può essere gentili e affascinanti ma senza charme. Ma il sostantivo ha in sé una sua forza. Perché chi ha charme attira l’attenzione e coinvolge le persone malgrado la loro stessa volontà.
Albert Camus definì con queste poche parole il senso di charme: “Lo charme: un modo di ottenere in risposta un sì senza aver formulato nessuna chiara domanda”. Charme è un innato senso nell’essere capaci di calamitare la gente. E’ insito nella persona. Non si impara. Quelle che cercano di essere charmante senza esserlo sono solo un insieme di moine svenevoli. Risultano leziose e non convincenti nel tentare di essere suadenti.Lo charme è qualcosa in più. E non è neanche carisma. Il carisma comporta anche una certa intelligenza che lo charme non esige.
Lo charme è un dono di cui pochi hanno il privilegio di avere, è un dono divino che riesce a prendere tutti, sopratutto le deboli di cuore, non con la bellezza (che molte volte contribuisce), non con l’intelligenza o con la furbizia, è semplicemente nel sangue, e posso anche dire che solo pochi riescono ad individuarlo, perché è come una specie di droga, ti stordisce e ti ammalia senza che tu te ne renda conto. Insomma, o c’è o non c’è…
Albert Camus definì con queste poche parole il senso di charme: “Lo charme: un modo di ottenere in risposta un sì senza aver formulato nessuna chiara domanda”. Charme è un innato senso nell’essere capaci di calamitare la gente. E’ insito nella persona. Non si impara. Quelle che cercano di essere charmante senza esserlo sono solo un insieme di moine svenevoli. Risultano leziose e non convincenti nel tentare di essere suadenti.Lo charme è qualcosa in più. E non è neanche carisma. Il carisma comporta anche una certa intelligenza che lo charme non esige.
Lo charme è un dono di cui pochi hanno il privilegio di avere, è un dono divino che riesce a prendere tutti, sopratutto le deboli di cuore, non con la bellezza (che molte volte contribuisce), non con l’intelligenza o con la furbizia, è semplicemente nel sangue, e posso anche dire che solo pochi riescono ad individuarlo, perché è come una specie di droga, ti stordisce e ti ammalia senza che tu te ne renda conto. Insomma, o c’è o non c’è…
riflettere, capire e distinguere
Freud nelle Nuove lezioni dice:<<Questi malati si sono distolti dalla realtà esteriore ed è per questo che su quella esteriore ne sanno più di noi e possono rivelarci cose che senza il loro aiuto sarebbero rimaste impenetrabili>> mi chiedo, quante volte veniamo veramente ascoltati? Il mondo ha paura di quello che non conosce e la maggior parte delle volte lo allontana, almeno questa è la mia opinione.
Ma ciò non accade solo con le persone malate o spesso volgarmente chiamate "pazze", ma con ogni singolo essere vivente del pianeta...una pianta calpestata, un cane non coccolato e bisognoso di attenzione oppure anche alla più egocentrica delle persone, quelle persone che fingono di avere tutto quello che vogliono dalla vita tranne quella cosa che più di tutte bramano, essere ascoltate e capite.
Comincio questo nuovo blog esprimendo ciò che penso mattina e sera, un unico pensiero che mi tormenta e a volte mi esaspera: cosa bisogna fare per essere ascoltati da qualcuno o anche solo ricordati?
Rare volte capita di incontrare una persona non uguale, perché siamo unici e irripetibili, ma simile, con i tuoi interessi e che ti capisca, perché la maggior parte delle volte il loro "ascoltare" o "capire" è solo annuire, fare facce dispiaciute e stare in silenzio per poi criticarti alle spalle ed etichettarti come una povera scema piena di problemi insomma ipocrisia allo stato puro dato che tutti hanno problemi, chi più gravi chi meno gravi ma comunque problemi sono e far finta che non esistano...quella si che è pura follia!
Ma ciò non accade solo con le persone malate o spesso volgarmente chiamate "pazze", ma con ogni singolo essere vivente del pianeta...una pianta calpestata, un cane non coccolato e bisognoso di attenzione oppure anche alla più egocentrica delle persone, quelle persone che fingono di avere tutto quello che vogliono dalla vita tranne quella cosa che più di tutte bramano, essere ascoltate e capite.
Comincio questo nuovo blog esprimendo ciò che penso mattina e sera, un unico pensiero che mi tormenta e a volte mi esaspera: cosa bisogna fare per essere ascoltati da qualcuno o anche solo ricordati?
Rare volte capita di incontrare una persona non uguale, perché siamo unici e irripetibili, ma simile, con i tuoi interessi e che ti capisca, perché la maggior parte delle volte il loro "ascoltare" o "capire" è solo annuire, fare facce dispiaciute e stare in silenzio per poi criticarti alle spalle ed etichettarti come una povera scema piena di problemi insomma ipocrisia allo stato puro dato che tutti hanno problemi, chi più gravi chi meno gravi ma comunque problemi sono e far finta che non esistano...quella si che è pura follia!
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